In relazione agli aspetti temporali si può dedurre che nell'arco dell'intero anno gli orari
maggiormente a rischio incidente sono quelli che coincidono con l'uscita dal primo
turno di scuola e di lavoro (dalle 12 alle 13) e verso le 19 e rappresenta una costante;
l'indice di lesività invece, che è il rapporto tra n. feriti e n. incidenti, è più elevato
alle 20 di sera e all'una di notte. Si deduce che in tali orari il numero di persone
che riporta lesioni supera il numero di sinistri e che la luminosità evidentemente gioca
un ruolo molto importante per la sicurezza stradale, più delle condizioni meteorologiche
che non sembrano pesare in maniera determinante.
Gli incidenti mortali hanno invece un nesso di casualità, anche se è vero che la frequenza
ne accentua la probabilità; in effetti è nella seconda metà del pomeriggio ( dalle 16 alle 19)
che si sono registrati più decessi, ma è altresì vero che nel 2003 tale fascia oraria è stata
quella col minor numero di casi. La tesi della non prevedibilità nel tempo dell'evento
fatale si basa sul monitoraggio dei valori che mostrano una fluttuazione continua..
La stagionalità è indubbiamente un ulteriore fattore che influisce non poco sulla tipologia
dei sinistri, sulle le zone in cui si verificano e sui veicoli coinvolti.
Abbiamo visto infatti che gli investimenti di pedoni avvengono in modo rilevante negli
attraversamenti della zona mare e che Agosto è il mese in cui l'incidentalità generale
è maggiore. I pedoni ed i motociclisti, come detto, sono tra gli utenti deboli quelli
che più di altri riportano conseguenze letali.
Incidenti suddivisi per mese
Incidenti suddivisi per giorno della settimana
Incidenti suddivisi per ora del giorno