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Nel 2004 si sono verificati a Rimini 2.588 incidenti stradali che hanno causato
23 morti e 2.446 feriti.
Si è finalmente registrata una contrazione nel numero di incidenti pari al 5%
rispetto all'anno precedente; tuttavia l'indice di mortalità è salito a causa di
5 morti in più che si sono avuti sulle nostre strade e che ha riguardato soprattutto i
cosiddetti "utenti deboli" e quindi le categorie di veicoli a due ruote ed i pedoni.
Sono rimaste vittime di investimenti mortali 6 persone, raddoppiando dall'anno precedente
ed anche i feriti da 141 sono passati a 168.
I luoghi maggiormente a rischio di investimento risultano ancora i viali della zona a mare
della città e la zona antistante la Stazione FF.SS, ma pure altre strade intensamente trafficate
come via Euterpe, Via Coletti, (5) presentano in tal senso una notevole pericolosità.
Anche per i veicoli a due ruote si è rilevato un preoccupante aumento di decessi: 11 in totale,
2 in più rispetto al 2003.
Non cambia molto la localizzazione dei sinistri che vede sempre le stesse strade,
principalmente statali e provinciali extraurbane e relative intersezioni,
detenere il primato della pericolosità, anche se con qualche distinguo.
Ad esempio peggiora sensibilmente il dato sulla Via Emilia (da 22 incidenti a 40) e migliora
invece quello di Via Marecchiese che vede i 65 incidenti ridursi a 39.
La S.S.16 rimane costantemente in prima posizione, anche se una diminuzione di 64
sinistri nei tratti rettilinei potrebbe sembrare l'inizio di una inversione di
tendenza. Per contro però nelle sue numerose intersezioni a raso, già classificate
tra le più rischiose, si è registrato un deciso incremento: quasi raddoppiati
gli incidenti nell'incrocio con la Super Strada di San Marino e, nonostante la rotatoria,
anche nell'incrocio con la via Marecchiese. Tale ultima circostanza potrebbe
significare che le rotatorie contribuiscono sì a snellire il traffico, ma, in presenza
di particolari aspetti tecnico-costruttivi (carenza di spazi e concomitanza di intensi flussi
veicolari), non sono sufficienti da sole ad arginare adeguatamente l'incidentalità.
Infatti dalla tabella che mostra gli andamenti dei sinistri nelle aree regolate da
rotatorie, si deduce ad esempio che nella maggioranza dei casi la realizzazione
di tali infrastrutture ha comportato una duratura e apprezzabile riduzione di sinistri,
ma in alcune di esse al beneficio iniziale è presto subentrato nuovamente il consueto trend
in aumento. Non è nostro compito in questa sede analizzarne le cause, possiamo solo ipotizzare
che la prudenza, solo in alcuni luoghi, abbia presto "ceduto la strada" ad una pericolosa
disinvoltura e noncuranza nell'affrontare tali percorsi.
Numero di morti e feriti per tipologia di veicolo
Trend incidenti
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