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Incidenti stradali 2003
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Presentazione
Incidentalità stradale
Aspetti temporali
Incidenti mortali
Pericolosità e tipologia
Indice di lesività
Incidenti incroci 2001-2002-2003
Incidenti vie 2001-2002-2003
Cartografia



ASPETTI TEMPORALI



La nostra realtà locale deve tenere conto della relazione esistente tra incidentalità/mortalità e stagionalità soprattutto in rapporto alla fluttuante densità di traffico che si verifica durante i mesi estivi. Tuttavia è difficile ponderare tali variabili in quanto fiere, congressi e festività varie portano sulla nostra riviera una presenza turistica ormai consolidata anche al di fuori dei mesi tradizionali. Quella riminese è una realtà particolare che non consente confronti con altre città regionali di pari dimensioni poiché non sono connotate significativamente dalla presenza turistica. Questa è una delle ragioni per cui sia Rimini che Ravenna vengono generalmente escluse dalla comparazione con altre località dell'Emilia Romagna poiché come detto, i flussi turistici non consentono omogenei rapporti tra popolazione residente (e quindi parco veicoli circolante) e l'entità dei sinistri.

Il 36% degli incidenti si verifica proprio durante i tre mesi estivi ed è la statale 16 la strada costantemente peggiore in ordine a pericolosità, seguita sempre dalla via Marecchiese. Poi nella stessa graduatoria seguono alternativamente altre aree di circolazione che a seconda dei vari periodi dell'anno sono attraversate da un flusso più o meno intenso di traffico. Il venerdì è comunque sempre la giornata della settimana più a richio durante tutto l'arco dell'anno; a titolo esplicativo sono state predisposte delle tavole tematiche per le quattro stagioni in cui si può direttamente desumere le aree e gli incroci che hanno subito il maggior numero di sinistri nei diversi periodi dell'anno.
Di particolare importanza è anche la distribuzione di sinistri durante le ore della giornata che vede un picco tra le 17 e le 19, orario che coincide generalmente con la fine della giornata lavorativa. Il grafico relativo sottolinea il forte calo di frequenza che avviene dalle ore 24 alle 6 del mattino; tra le ore 7 e le ore 23 avviene infatti l'87% degli incidenti contro il 13% delle ore notturne sino all'alba. Tuttavia è proprio durante la notte e nella prima parte della mattina che si registra il più elevato indice di mortalità, (16 morti rapportato a 1.000 incidenti), mentre per il resto della giornata tale valore scende a 5; in conclusione gli incidenti che si verificano di notte sono numericamente minori ma comportano più gravi conseguenze.

Le condizioni meteo non sembrano influire sulle cause poiché circa l'80% dei sinistri avvengono in condizioni di tempo sereno e solo il 6% in condizioni meteo segnatamente avverse. Paradossalmente le giornate limpide e soleggiate inducono ad una guida meno prudente specie in relazione alla velocità, mentre in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli, la condotta di guida è senz'altro più prudente anche se non garantisce l'assenza di incidenti.
A questo proposito alcuni studi hanno dimostrato che mediante interventi che modificano l'assetto geometrico della strada si è ottenuta una maggiore sicurezza e accessibilità agli utenti deboli (pedoni e ciclisti).
Tali accorgimenti che conferiscono alla strada una connotazione particolare (pavimentazioni differenziate, modifiche alle traiettorie, creazione di piste ciclo-pedonali, rotatorie, ecc) specie all'interno dei quartieri residenziali, hanno lo scopo di rendere più sicure quelle strade che presentano un alto grado di pericolosità per numero di incidenti e sono accorgimenti attualmente adottati anche nel nostro comune.


Incidenti per mese



Relazione tra incidenti e condizioni meteo

Incidenti per giorno settimana

Incidenti per ora

Numero di incidenti, feriti e indice di lesività per ora
Primavera
Estate
Autunno
Inverno