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Proseguendo nel progetto di monitoraggio annuale sull'incidentalità e di
creazione degli archivi sui sinistri rilevati da Polizia Municipale, Polizia
Stradale e Carabinieri sul nostro territorio, anche per il 2002 è stato
realizzato un data-base che conta complessivamente 2.717 incidenti stradali,
2.489 feriti e 18 morti.
L'ISTAT ed il Ministero degli Interni hanno solo di recente adottato un nuovo
software gestionale per l'archiviazione dei sinistri, pertanto la Polizia
Stradale non trasferisce più i dati su cartaceo ai comuni. Se questa nuova
procedura, in un primo momento ha ritardato la modalità di raccolta, mettendo
a rischio e posticipando "l'uscita" dell'analisi, dall'altra, ha perfezionato
e accellerato l'archiviazione dei dati permettendo così all'Ufficio Statistica
di utilizzare proficuamente le conoscenze sul fenomeno in tempi relativamente
brevi.
Tuttavia l'Istat in armonia alle direttive europee, limita la quantità degli
eventi da considerare in quanto identifica un incidente stradale "quell'evento
in cui è coinvolto almeno un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che
comporti danni alle persone".
L'obiettivo dell'Ufficio Statistica, come già ribadito nelle precedenti
pubblicazioni, rimane quello di valutare interamente l'entità del fenomeno,
registrando tutti gli incidenti rilevati, comprendendo i cosiddetti DAC, ovvero
quelli che hanno causato anche solo danni alle cose.
Tuttavia la mole dei dati rientranti nel nostro campo di osservazione,
l'imputazione manuale dei medesimi e lo studio della loro localizzazione,
hanno richiesto un notevole impiego di strumenti e di tempo anche in
considerazione delle nuove procedure di cui sopra.
La seguente tabella di sintesi consente già una prima valutazione dei
risultati e delle comparazioni svolte:
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Emerge un costante aumento degli incidenti controbilanciato da una diminuzione
della gravità degli stessi, essendosi ridotto notevolmente il rapporto di
mortalità nel triennio esaminato (Morti/incidenti * 1000) che da 11 nel 2000 è
passato a 7 nel 2002.
Il triste primato quale strada più pericolosa a Rimini rimane alla Statale
n. 16 che conta oltre 200 sinistri che avvengono lungo il rettilineo e più
di 110 negli incroci; nel suo tratto comunale la strada statale assume le
denominazioni di via Popilia, Nuova Circonvallazione e via Flaminia.
Dalla localizzazione dei sinistri, in base alla progressive chilometriche
indicate, risulta che la Nuova Circonvallazione sia il tratto più incidentato,
probabilmente perché oltre a sopportare il traffico di veicoli commerciali in
transito, viene utilizzata dai residenti in quanto cinge il centro cittadino
intersecando le numerose direttrici che lo collegano alle periferie.
Nell'ordine, in quanto a pericolosità, alla S.S.16 seguono via Marecchiese e via
Emilia.
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