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La distribuzione degli incidenti stradali nei mesi dell'anno risulta piuttosto
irregolare, nel 2006 la media mensile è stata di 173 eventi mentre quella
giornaliera è stata di 6. Da notare che in gennaio il numero di incidenti
è stato meno della metà di quelli verificatisi nei mesi di luglio e di
agosto, periodo peggiore sotto questo aspetto.
La mortalità è stata più elevata nei mesi di giugno e di settembre
ed i giorni in cui si sono registrate più vittime sono stati venerdì,
sabato e lunedì.
È assodato ormai che vi sono fasce orarie giornaliere in cui si possono
osservare delle punte di frequenza: una prima si registra intorno alle 9 del mattino,
seguita dall'ora di pranzo in corrispondenza dell'uscita dalle scuole e dal lavoro,
ed infine un altro incremento è tra le ore 18 e 19, orario in cui si sommano gli
effetti negativi dell'intensità del traffico allo stress psico-fisico di una
giornata di lavoro appena conclusa, e alla luminosità stradale che nella
maggior parte dell'anno è a quell'ora già sfavorevole. Il risultato è che
questa fascia oraria presenta l'indice di mortalità più elevato.
Le condizioni meteorologiche non sembrano da noi causa di particolari rischi per la
circolazione, anzi prudenzialmente in tali condizioni la maggior parte degli utenti
presta ulteriore attenzione; gli incidenti peggiori avvengono in genere in condizioni
di tempo ottimale, quando ci si sente sicuri e la velocità è più
sostenuta.
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