|
INCIDENTI STRADALI A RIMINI NELL'ANNO 2000
Nel corso del 2000 sono stati rilevati complessivamente 2585 incidenti
stradali dei quali 1828 hanno causato danni
alle persone e 757 solo danni alle cose. E' il primo rapporto annuale
sugli incidenti che prende in esame tutti i
sinistri. Ogni rilevazione che si possa definire di una certa utilità
deve produrre dei dati significativi in
termini di confronto con precedenti, ma in questo caso sono stati
considerati solo alcuni parametri comuni con il
rapporto precedentemente pubblicato, tenuto conto che nel'99 si
rilevarono esclusivamente gli incidenti con danni
alle persone, in sintonia con la casistica che interessava l'ISTAT.
Un altro aspetto che nella fattispecie ,al fine
di pervenire ad un corretto confronto, ci ha portato ad una ulteriore
distinzione, è stato il metodo di conteggio
delle vittime; dall'1/1/2000 l'ISTAT ha infatti disposto che le annotazioni
relative venissero estese anche ai
decessi sopraggiunti dopo 30 gg. dall'infortunio, modificando il precedente
termine che era di 7 gg.-.
La tabellina che segue, per le sopra citate ragioni tecniche, riassume in
sintesi ciò che è emerso dal confronto
dei parametri comuni ai due periodi. Il risultato, se da un lato mostra un
modesto aumento dei sinistri (+3%) e
dei feriti (+ 4,8%) , dall'altro induce ad una doverosa riflessione per il
netto incremento delle vittime (+56%).
In termini di valori assoluti i decessi registrati nel 2000 sono
stati 29 (25 nei primi 7 giorni ai quali se ne
aggiungono 4 successivamente ed entro il 30° giorno).
Per quanto attiene all'attività degli organi di rilevazione si nota
una certa differenzazione
territoriale:preponderante è stata quella dei vigili nella rete
stradale urbana, mentre Polizia Stradale e
Carabinieri si sono concentrati prevalentemente in ambito extraurbano. I
seguenti dati forniscono l'esatta misura
dell'attività complessiva svolta nel campo dell'infortunistica
stradale:
|
|
Tutti i sinistri registrati sono stati raggruppati e riepilogati in tabelle
generali supportate con grafici ad
evidenziare le situazioni più a rischio. E' sicuramente utile l'aggiunta di
elementi grafici in quanto permette
di restituire su carta una mappa dei luoghi e dei punti infrastrutturali più
sinistrosi. La collocazione
posizionale dei sinistri arricchisce l'analisi statistica di informazioni
essenziali per la corretta
interpretazione delle dinamiche, e conseguentemente per la programmazione e
pianificazione di opportuni e mirati
interventi.
Dopo questa breve introduzione, prima di addentrarci nell'esposizione dei
dati, un breve cenno di carattere storico
sulla realizzazione dell'arteria stradale in assoluto più pericolosa
( la Statale 16 -Adriatica)è quanto mai
doveroso. Si vuole in tal modo introdurre l'argomento senza rischiare di
generare confusione a causa dei diversi
toponimi con i quali è stata denominata nel tratto in cui attraversa il
nostro territorio. Infatti è' composta
dall'unione di tre distinte aree di circolazione e precisamente Via Popilia,
Nuova Circonvallazione e via Flaminia.
La Nuova Circonvallazione, realizzata nei primi anni '60, è il raccordo che
ha messo in comunicazione le
preesistenti Via Popilia e Flaminia. Per avere una idea precisa sulla
pericolosità di tale tratto della S.S. 16
occorrerà quindi considerare il totale dei sinistri accaduti distintamente
nelle vie Nuova Circonvallazione,
Popilia e Flaminia. Solo per quest'ultima occorre operare una distinzione tra
gli incidenti totali (72) e quelli
avvenuti nella parte urbana che sono stati 3.
Si consideri che tra le 4 Strade Statali che attraversano il nostro
territorio, la S.S. 16 risulta la più estesa
rispetto alle altre e parimenti detiene anche il primato di strada più
incidentata; si distende per 16,5 Km. contro
i 6 della via Emilia, gli 8 della via Marecchiese e della Consolare
RSM.- E' una considerazione da tenere in
debito conto perché nel classificare le aree di circolazione dal punto di
vista della pericolosità entrano in
gioco molteplici fattori, quali appunto la lunghezza delle stesse, il parco
autoveicoli circolante (tenuto conto
dell'incremento di traffico legato ai flussi turistici stagionali, al turismo
congressuale, fieristico,ecc.) il
numero di intersezioni con altre strade, la concentrazione di traffico in
determinati orari della giornata per
la esistenza di comparti scolastici e zone artigianali.
Allo stato attuale l'Ufficio Statistica si è limitato ad individuare e
segnalare le aree più pericolose , ma vi è
già l'impegno futuro di rilevare la mobilità della cittadinanza per fornire
ai Settori ed agli organi interessati
tutte le conoscenze possibili sul pendolarismo urbano ed extraurbano.
All'inizio dei due capitoli si trova un sintetico commento sui risultati che
si vanno a presentare con l'intento
esclusivo di mettere a fuoco le variabili più rappresentative relative
al fenomeno analizzato.
|
|