Il portale della demografia dell'anno 2005 Comune di Rimini
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Bollettino dell'anno 2005

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Note riassuntive e comparazione 2000 - 2005


L'analisi delle tendenze demografiche è uno dei principali fattori di conoscenza della città.

L'Ufficio comunale di statistica annualmente predispone una rassegna di dati e grafici per meglio comprendere le dinamiche sociali riminesi estrapolandone gli aspetti predominanti.

I fenomeni che evidenziano i cambiamenti, specie se graduali come quelli demografici, avvengono attraverso l'osservazione di variabili che divengono quindi più indicative nel medio/lungo termine.

L'attività di governo di una città necessariamente non può prescindere dalle statistiche che esprimono con i numeri le esigenze di una società in continua evoluzione. Un esempio tangibile è dato dall'ampiezza media familiare caratterizzata dalla costante e significativa riduzione dei componenti.
E qui si potrebbe collegare la tendenza emergente di costruire abitazioni sempre più di dimensioni ridotte ma in numero addirittura superiore poichè le famiglie anagrafiche sono addirittura aumentate del 7,3%.
Il fenomeno della frammentazione dei nuclei familiari, che da qualche anno a questa parte è stato spesso oggetto di attenzione, è ormai consuetudine, anche se per motivi sostanzialmente opposti. Infatti se i giovani scelgono di vivere soli per l'incertezza a formare famiglia gli anziani loro malgrado lo diventano per la perdita del coniuge.
Le famiglie unipersonali nel 2000 erano 14600 ed ora sono 17957 con un aumento del 18% !

Ma anche altre aspetti demografici legati all'invecchiamento della popolazione sono costantemente monitorati per l'interesse prioritario ad assicurare una adeguata assistenza agli anziani, sempre più longevi ma bisognosi di compagnia e di cure. Sono ormai il 22% della popolazione residente e di questi il 2,6% hanno più di 85 anni.

Sul fronte dei movimenti naturali i nati ed i decessi hanno praticamente pareggiato i conti con un -4 mentre il saldo migratorio che differenzia immigrati ed emigrati è stato ancora positivo attestandosi a +969.
Questo sorregge la tesi che l'aumento demografico è determinato in prevalenza dai flussi immigratori che hanno consentito una crescita dei residenti dal 2000 pari al 3%.

L'aspetto saliente è che i nuovi arrivi riguardano in gran parte la popolazione straniera la cui consistenza è pressochè raddoppiata passando da 4554 nel 2000 a 8964 a fine 2005.
Quelli appartenenti all'Unione Europea sono 623 mentre la differenza è data dagli extracomunitari che ammontano ad 8341.

In particolare alcune comunità (Albanesi , Senegalesi, Ucraini, Cinesi, Rumeni) hanno registrato un incremento notevole. L'etnia albanese rimane sempre la più numerosa, ma stanno aumentando vistosamente gli stranieri che provengono dai paesi dell'Est quali ad es. Ucraina e Romania. Per tali etnie si denota una spiccata prevalenza femminile; non dimentichiamo infatti che le cosiddette "badanti" straniere sono una risorsa ormai irrinunciabile per i nostri anziani bisognosi di assistenza continua.

Ancora, a proposito di anziani, è proprio l'immigrazione straniera che consente un certo contenimento di quell'indice di vecchiaia che avanza inesorabilmente rappresentando un indicatore negativo per i destini di molte società moderne. Tuttavia Rimini non è certamente una città "vecchia" nel contesto regionale poichè in questi anni tale indicatore si è contenuto, salendo da 163 a 169. In altre parole se nel 2000 c'erano 163 ultrasessantacinquenni ogni 100 ragazzi fino a 14 anni, nel 2005 ce n'erano 169.

Sulla consistenza demografica nei 6 quartieri si assiste ad un incremento di residenti nel Q.n.5 (oltre 3000 unità dal 2000) e nel Q.n.3 (circa 1000 unità dal 2000). Rimane il Q.n.1 quello con indice di vecchiaia più elevato e con una popolazione in costante decremento.